L’avvocato Nucara a ‘Caterpillar’: Ici, esenzione illegittima L’avv. Alessandro Nucara è stato intervistato il 9 dicembre nel corso della trasmissione Caterpillar su Radio2. Avete fatto un ricorso all’Europa per dire che se la Chiesa non paga l’Ici è concorrenza scorretta?. "E’ un aiuto di Stato, c’è una distorsione della concorrenza attuata tramite un favore, un vantaggio concesso dallo Stato". Ci faccia qualche esempio... "Sosteniamo che, in base alla norma formulata adesso, un hotel di proprietà della Chiesa, una scuola privata di proprietà della Chiesa, una clinica privata, gli immobili in cui si esercitano attività di servizi finanziari, non pagano l’Ici perché ad esempio, sono strutture che hanno una cappella al loro interno. Oppure ci può essere un convento in campagna che ha un campo da golf, ma anche una zona adibita come alloggio per il clero. Anche questa struttura non paga l’Ici". Agli ascoltatori ricordo che nel decreto Bersani del 2006 venne inserita una norma in cui si diceva: l’esenzione all’Ici si applica a quelli immobili in cui non si eserciti esclusivamente attività commerciale. E’ questo il punto controverso. "Noi abbiamo segnalato all’Europa come la formulazione di questa norma sia ambigua e possa comportare l’esenzione, ad esempio, di un hotel che abbia una cappella al suo interno". Per il direttore di "Avvenire" non sarebbe così. "Se lo Stato italiano avesse dimostrato che ciò che dice il direttore dell’Avvenire è vero, probabilmente la Commissione europea ci avrebbe già detto che non esiste aiuto di Stato. Dalla denuncia presentata nel 2006, se è passato tutto questo tempo, evidentemente per la Commissione europea la cosa non è così chiara". Quando vi aspettate il responso da parte dell’Europa? Basterebbe applicare, nel caso di aiuti illegittimi, le leggi che già ci sono? "Attendiamo la decisione finale per i primi mesi del 2012. La Commissione ha 18 mesi per l’indagine formale, un periodo che dovrebbe scadere nell’aprile prossimo. Se dovesse essere dimostrato che c’è stato aiuto di Stato, la Commissione dovrebbe ordinare il recupero di quegli aiuti più gli interessi. Attraverso quella decisione lo Stato italiano sarà obbligato a recuperare l’aiuto concesso più gli interessi tra i soggetti che ne hanno beneficiato". |